Equinox compra il 60% del gruppo Migal, big dello stampaggio di componenti in metallo, che vale 100 mln euro - BeBeez

2023-02-28 14:10:30 By : Mr. Bill ZenithMachinery

Il fondo Equinox III gestito da Equinox ha vinto l’asta per il 100% del gruppo Migal, specializzato nella produzione di stampi e nella lavorazione meccanica e formato da Migal srl, Metal Technology srl e Zucchetti Mario spa, quest’ultima acquisita nel dicembre 2019. A vendere è stata la famiglia Mingotti che reinvestirà per il 40%. Il gruppo è stato valutato 100 milioni di euro.

L’asta, che è stata promossa e gestita dall’advisor finanziario CP Advisors, secondo quanto risulta a BeBeez,  ha visto la partecipazione di vari player strategici (Bons & Evers Holding, Marmon Group, Mueller Industries, KKSP) e finanziari nazionali ed internazionali (Chequers Capital, Sterling Square One Equity Partners, Stellex, 21 Investimenti, Green Arrow).

Equinox è stata assistita nell’operazione da Shearman & Sterling per gli aspetti legali, da PwC per la due diligence finanziaria, dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per la tax due diligence, da Rolan Berger per la business due diligence ed EMR per gli aspetti ambientali. A originare e gestire il processo di vendita assistendo la famiglia Mingotti è stata CP Advisors, mentre lo Studio Pedersoli ha assistito Migal per gli aspetti legali e fiscali e Kpmg per gli aspetti di due diligence contabile e di revisione.

Fondato nel 1983, il gruppo Migal è un oggi uno dei leader europei nella ingegnerizzazione, design, produzione e lavorazione di componenti in materiali non ferrosi quali ottone, rame ed alluminio. Grazie alla diversificazione tecnologica il gruppo riesce oggi a servire diversi vertical market che vanno dal settore acqua (water meter shells, fluid control valves, high pressure pumps) al gas medicale (valves) ed elettrico (switchgear and connectors) ed annovera un’importante base clienti costituita da blue chips del calibro di Comet, Honeywell, Itron, Interpump, Rotarex, Schneider, per citarne alcuni.

Migal opera attraverso tre stabilimenti produttivi che insistono su un’area complessiva di oltre 70.000 mq nelle province di Brescia (Marcheno, Villa Carcina) e Bergamo (Antegnate) e conta oltre 260 dipendenti. Gli ingenti investimenti effettuati negli ultimi anni diretti ad aumentare l’efficienza produttiva e l’ulteriore espansione per linee esterne con l’acquisizione di Zucchetti Mario, hanno portato il gruppo ad affrontare con una certa solidità la pandemia 2020 e a generare ricavi consolidati pari a circa 85 milioni di euro e 13 milioni di euro di ebitda.

Nel 2021 Migal punta a 105 milioni di euro di ricavi, di cui oltre oltre il 60% rappresentato dai mercati esteri, in particolare dalla Germania, Francia, Svizzera e Usa Sempre quest’anno l’obiettivo è un 15% di ebitda margin.

L’obiettivo di tale partnership è quello di sostenere la crescita per linee esterne, tramite ulteriori acquisizioni che possano permettere un ampliamento delle tecnologie disponibili e una maggiore prossimità territoriale al cliente con operazioni mirate in Germania, Francia e Stati Uniti.

D’altra parte le aspettative di crescita e la frammentazione ancora in essere nel settore di riferimento del gruppo, hanno rappresentato il driver decisionale alla base delle diverse acquisizioni e aggregazioni che negli ultimi anni hanno visto come protagonista il settore del forging a livello globale: HIG Capital con l’acquisizione di Metal Print; Bencis Capital con l’acquisto della storica Bons & Ever; Tail Wind con l’acquisto della Smith & Cooper e la successiva fusione con Anvil international (già posseduta da One Equity Partners); Mill Point Capital con l’acquisto della statunitense KKSP, oltre all’importante processo aggregativo realizzato dal colosso statunitense Mueller Industries (attraverso seriali acquisizioni in Europa e Stati Uniti). Il mercato globale dello stampaggio a caldo ha una dimensione alla produzione pari a circa 48 miliardi di euro e si attende una importante crescita per gli anni a venire con un CAGR di oltre il 7% fino al 2025. L’area europea, principale sbocco del gruppo Migal, vale circa il 23% del mercato globale (seconda solo all’area APAC con il 44% e a parimerito con gli Stati Uniti), dove Germania, Francia e Italia hanno una posizione di leadership costituendo il 50% dell’intero mercato europeo.

Quanto a Equinox III, ricordiamo che nel dicembre 2020 aveva comprato l’80% di Clas, azienda ligure leader mondiale nella produzione di pesto da basilico italiano per i principali marchi dell’industria e le insegne della GDO in Italia e all’estero (si veda altro articolo di BeBeez). ll fondo detiene in portafoglio anche: il 40% dell’abbigliamento sportivo Manifattura Valcismon; il 55% del produttore di software per il settore finanziario Quid Informatica; e il 66% dei marchi di gioielleria VPA e Lombardi.

Equinox III, fondo di diritto lussemburghese, era stato lanciato nel 2017  (si veda altro articolo di BeBeez) e successivamente chiuso a quota 360 milioni di euro con impegni sottoscritti da alcuni tra i maggiori investitori istituzionali italiani e da diversi investitori privati e family office. Equinox III beneficia inoltre del supporto finanziario dell’Unione Europea, attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI).

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