Caro energia e industria della plastica: i vantaggi dell'iniezione elettrica

2023-02-28 14:10:55 By : Ms. Amanda Feng

La crisi dei prezzi dell’energia sta avendo forti ripercussioni sul settore della plastica; l’industria della trasformazione delle materie plastiche è infatti un comparto altamente energivoro, sia dal punto di vista elettrico che termico. L’imperativo delle imprese quindi è: risparmiare.

In questo scenario complesso e sfidante, Fanuc sta registrando un incremento delle richieste per le sue presse a iniezione CNC Roboshot Alpha-SiB a risparmio energetico. Queste macchine completamente elettriche consumano fino al 70% di energia in meno rispetto alle presse idrauliche. Ciò grazie alla presenza nelle Roboshot di servomotori ad alta efficienza; questa tecnologia permette inoltre di effettuare movimenti paralleli e di ridurre il tempo ciclo.

Prestazioni eccellenti per le presse full-electric

“Solitamente, le presse a iniezione elettriche consumano fino al 70% di energia in meno rispetto alle alternative idrauliche di dimensioni analoghe, senza poi nemmeno considerare i requisiti di raffreddamento di queste ultime”, spiega Andy Armstrong, responsabile delle vendite europee di Roboshot di Fanuc. “I consumi di acqua di raffreddamento delle macchine idrauliche incidono in modo significativo sui costi di esercizio. I motori Fanuc, invece, sono raffreddati ad aria, eliminando questi costi”.

“Inoltre, in genere le macchine idrauliche consumano elettricità a causa del trasferimento di energia e del passaggio dell’olio. Nei casi in cui si utilizza una tecnologia senza servomotore, il consumo di energia è ancora più elevato a causa del funzionamento costante del motore della pompa. Ciò non accade per le presse completamente elettriche. Inoltre, la minor complessità meccanica delle presse a iniezione full-electric consente di ridurre le fasi del processo produttivo e gli sprechi di energia”.

Ritorno dell’investimento ancora più rapido

Con l’aumento significativo dei costi dell’energia in tutti i settori, i periodi di ammortamento effettivi di queste presse si sono ridotti. Inoltre, tempi di ciclo più rapidi, riduzione dei costi di manutenzione e aumento della resa consentono di ridurre notevolmente il costo unitario dei pezzi. Con queste premesse, i produttori di presse a iniezione non possono più ignorare il passaggio alla tecnologia completamente elettrica. Se si aggiungono la longevità e l’affidabilità, i risparmi a lungo termine diventano potenzialmente molto elevati.

Un altro aspetto da tenere presente è la capacità di rigenerazione dell’energia delle presse Fanuc Roboshot. Quando un asse decelera, l’energia ritorna in circolo, aumentando il risparmio complessivo. Gli utilizzatori possono facilmente verificare che al funzionamento complessivo di due o tre presse Roboshot corrisponde lo stesso consumo totale di elettricità di un modello idraulico.

Benefici a breve e lungo termine

Gli utilizzatori di Roboshot potranno fare affidamento su tutti i vantaggi comprovati di queste macchine: precisione, ripetibilità, qualità dei pezzi, funzionamento silenzioso e manutenzione ridotta. Quest’ultima fa parte delle caratteristiche che da sempre contraddistinguono Fanuc: affidabilità e longevità. Alcuni clienti in Europa hanno macchine Roboshot da più di 15-20 anni, con una spesa annuale per i consumabili inferiore a 200 euro, il che consente di ottenere il più basso TCO (costo totale di proprietà) del mercato.

“In definitiva, qualsiasi azienda che intenda rimanere redditizia cercando di contrastare il caro energia dovrebbe riorientare i propri piani di investimento su presse a iniezione con una comprovata capacità di ridurre il consumo di elettricità”, conclude Armstrong. “Dopo tutto, ogni centesimo di euro consumato è un costo. Per questo motivo, è necessario identificare attentamente dove è possibile risparmiare e concentrarsi sulla riduzione dei costi complessivi. Ciò è ancora più importante se si considera l’attuale trend di aumento dei costi dell’energia, che potenzialmente potrebbe andare avanti per qualche tempo”.

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