Super wagon, come (forse) non ne faranno più - alVolante.it

2023-02-28 14:13:09 By : Ms. Lisa Zhang

“ANIMALI” RARI - Di una macchina grande e grossa si dice che è un “bestione”. Di una veloce e dalla guida rude che è una “belva”. Il parallelismo tra il mondo dei motori e quello animale ha origini lontane e ha dato origine a un lessico ricco di metafore molto efficaci nel descrivere il carattere di un’automobile. Sulla base di questo assunto, proprio come gli animali anche le auto possono essere classificate in specie. Alcune di esse, come le berline compatte ad alte prestazioni (scoprile qui) oggi sono più rare di un tempo. Altre, seriamente minacciate dall’avanzata ormai inarrestabile di suv e crossover, rischiano addirittura di scomparire quasi del tutto. È il caso delle monovolume (categoria nata nel 1984) e delle station wagon. 

LE FANTASTICHE DIECI - Tra le “station”, in particolare, quelle più sportive sono diventate una rarità nella rarità. L’epoca di bolidi “formato famiglia” come la Volvo 850 T5-R familiare e l’Alfa Romeo 156 Sportwagon GTA - vestigia di un tempo in cui, pagando qualcosa in più rispetto ai modelli normali, ci si accomodava al volante di una familiare in grado di tenere testa a una Porsche - si è conclusa ormai da un pezzo. E sono sempre meno i costruttori che ne offrono una variante “al testosterone”. Qualcosa sul genere, però, nei listini italiani ancora si trova. Quelle che abbiamo inserito nella nostra fotogallery difendono strenuamente la loro categoria d’appartenenza, quasi decimata da una mobilità in cui l’auto ecologica vagheggiata dall’ideologia “green” si scontra in maniera sempre più stridente con una nuova generazione di vetture sempre più grandi, grosse, pesanti e alla portata di pochi.

La variante station wagon dell’Audi RS4, unica versione della berlina medio-grande della casa dei quattro anelli con il motore solo a benzina (tutte le altre, anche quelle con il motore a gasolio, sono ibride), pesa una cinquantina di chili in più rispetto alla berlina da cui deriva. Ciò ne modifica ben poco il comportamento. Più comoda e versatile, grazie all’ampio portellone da cui si accede all’ampio bagagliaio, è mossa dallo stesso 2.9 V6 biturbo da 450 CV, che le consente di “bruciare” lo 0-100  in appena 4,1 secondi, con una punta massima limitata elettronicamente a 250 km/h. Prezzi da 99.900 euro.

Imponente e aggressiva, l’Audi RS6 Avant è da oltre vent’anni un modello-simbolo per la casa tedesca. Quella oggi in vendita è spinta da un 4.0 V8 biturbo a benzina con tecnologia mild-hybrid: la potenza complessiva raggiunge i 600 CV, che salgono a 630 nell’ancor più brutale versione Performance. In accelerazione, forte di uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi, questa super station wagon non teme confronti neppure con le più potenti supercar. A partire da 138.750 euro.

Ci sono voluti 36 anni (e sei generazioni di bolidi) per convincere i vertici della BMW a declinare la più sportiva delle Serie 3 anche nella pratica versione con carrozzeria station wagon. Fresca d’ingresso nel listino della casa bavarese, la BMW M3 Touring monta lo stesso sei cilindri in linea 3.0 biturbo a iniezione diretta di benzina da da 510 CV della berlina, rispetto alla quale, però, non è proposta nella classica variante a trazione posteriore, ma solo con le quattro ruote motrici. I prezzi partono da 114.000 euro e le prestazioni promettono emozioni forti, con uno “0-100” in 3,6 secondi e un allungo che, senza il limitatore elettronico della velocità, proseguirebbe ben oltre la punta massima di 250 km/h dichiarata dal costruttore.

L’anima sportiva della Seat Leon marchiata Cupra emerge in tutta la sua vivacità nella sua versione più potente. Sulla  variante con carrozzeria station wagon, il quattro cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina fornisce 310 CV, ovvero dieci in più rispetto alla berlina. Seppur non corposo, l’aumento di potenza produce un effetto sensibile nello scatto da fermo: sono ben 8 i decimi guadagnati nello “0-100”, che la Cupra Leon Sportstourer 2.0 TSI VZ “brucia” in 4,9 secondi. La velocità massima, autolimitata, è di 250 km/h. Da 49.800 euro.

La versione più sportiva della Classe E di prossima generazione, che dovrebbe arrivare nel 2024, dirà addio al 4.0 V8 biturbo da 612 CV che equipaggia l’attuale Mercedes E 63 AMG S, che nella variante con carrozzeria station wagon parte da poco più di 132.00 euro, scatta da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e tocca i 300 km/h. Sotto il cofano del nuovo modello, secondo le ultime indiscrezioni potrebbe trovare posto il sei cilindri in linea M256 con cui la casa tedesca equipaggia, tra le altre, la nuovissima SL, abbinato però a un sistema ibrido “alla spina” e un motore elettrico calettato sull’assale posteriore (qui la news).

I 408 CV forniti dal 2.0 turbo elettrificato della AMG 43 non sono abbastanza? Per gli incontentabili la casa della Stella a tre punte ora propone una variante ancora più “cattiva” di questa già velocissima Classe C station wagon, che per poco meno di 84.000 euro offre un comfort e un lusso da prima classe, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e una velocità massima (autolimitata) di 250 km/h. La più performante Mercedes-AMG C 63 S E Performance SW è mossa da un raffinato propulsore sempre da due litri di cilindrata ma portato a 476 CV e accoppiato a un motore elettrico che, proprio come quello montato sulle monoposto di Formula 1, aziona l’alberino del turbocompressore a gas di scarico. L’unità a corrente assicura 204 CV extra, per una potenza combinata di ben 680 CV. Le prestazioni del nuovo motore quattro cilindri ibrido alla spina non fanno rimpiangere il “vecchio” V8: lo “0-100” è bruciato in 3,4 secondi e la punta massima, sbloccando il limitatore elettronico, raggiunge i 270 km/h.

Rispetto alla berlina ha il lunotto meno inclinato (aumenta lo spazio per i bagagli) e il portellone più ampio. Combinato con un modulo ibrido ricaricabile dotato di un motore elettrico da 136 CV, il 4.0 V8 biturbo a benzina della Porsche Panamera Sport Turismo Turbo S E-Hybrid fornisce una potenza complessiva di ben 700 CV. Le prestazioni di questa super station wagon, il cui prezzo parte da poco più di 211.000 euro, sono da vera supercar: “0-100” in 3,7 secondi e 298 km/h di velocità massima.

È l’unica elettrica pura in questo rombante branco di super station wagon mosse da potenti motori a pistoni alimentati solo a benzina o ibridi. Ma è la più potente di tutte e - aspetto ancor più importante - potrebbe rappresentate il futuro di questo particolare genere di auto. La Porsche Taycan Turismo Turbo S, che costa quasi 200.000 euro, è forse l’esempio più lampante di come i costruttori di fascia alta ce la stiano mettendo davvero tutta per affrontare la sfida dell’elettrico cercando di non far rimpiangere troppo il piacere di guida delle auto ad alte prestazioni con il motore a combustione. Basteranno un doppio motore elettrico (uno per asse) da 761 CV e uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi per far dimenticare i migliori motori endotermici della casa di Zuffenhausen?

La station wagon medio-grande della casa ceca è offerta anche con il potente motore quattro cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina che equipaggia altri modelli del gruppo Volkswagen, tra cui la Golf GTI e la Cupra Leon. Forte di 245 CV, la Skoda Octavia Wagon 2.0 TSI RS raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in 6,8 secondi nella configurazione con cambio manuale a sei marce (6,7 con l’automatico a doppia frizione) e raggiunge una velocità massima di 250 km/h. Prezzi a partire da 40.450 euro.

“Erede spirituale” delle potenti versioni T5-R e R della Volvo 850, la station wagon degli anni ’90 con cui il costruttore svedese nel 1994 partecipò anche al Campionato britannico per vetture turismo, la Volvo V60 T8 è mossa da un 2.0 turbo a benzina da 392 CV accoppiato a un’unità elettrica ricaricabile che fornisce ulteriori 88 CV, per una potenza combinata di 455 CV. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 4,9 secondi, mentre la velocità massima, come su tutti i modelli della casa di Göteborg costruiti a partire dal 2020, è autolimitata a 180 km/h. Da 69.550 euro.

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