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2023-02-28 14:03:14 By : Ms. Dorothy Meng

Il piano per il salvataggio dei posti di lavoro legati alla Saga Coffee ha raggiunto un’altra tappa importante. Nella giornata di oggi 87 dipendenti della vecchia azienda di Gaggio Montano firmeranno prima la conciliazione con il gruppo Evoca e poi la riassunzione con la Gaggio Tech, la nuova realtà che ha deciso di riconvertire gli stabilimenti gaggesi passando dalla produzione di macchine da caffè professionali alla lavorazione di lamiere e allo stampaggio di materie plastiche e materiali compositi.

In questo modo saranno complessivamente 137 le persone che non perderanno la loro occupazione, anche se per molto di loro ci sarà ancora un periodo di cassa integrazione. La conclusione del piano, infatti, avverrà tra tre anni quando tra gli obiettivi dichiarati dalla newco ci sarà anche quello di uscire dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali e di garantire a tutti un orario di lavoro completo, il che equivale a dire uno stipendio pieno. I 77 dipendenti che non godranno della riassunzione si dividono in due categorie, quelli che hanno cessato volontariamente il loro rapporto di lavoro e quelli che, invece, restano in attesa di un’altra occupazione. Attraverso una serie di accordi sociali differenziati ad entrambi è stata garantita la massima tutela possibile con i sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl che mantengono il loro impegno affinché nessuno sia lasciato indietro. "Quella della Saga è stata una vertenza storica – spiega Primo Sacchetti della Fiom – perché non c’è stato solo l’interesse dei rappresentanti delle istituzioni che sono venuti fino a Gaggio Montano per esprimere la loro solidarietà a questi lavoratori, ma tutto il territorio ha dimostrato una solidarietà unica con chi senza alcun preavviso ha saputo che l’azienda avrebbe chiuso. Dico sempre che se non fossimo stati in montagna, non avremmo ottenuto questo risultato". Un’operazione così straordinaria che la Città Metropolitana ha deciso di studiarla attraverso un’inchiesta sociale.

Uno degli strumenti messi in campo per questa ricerca è un questionario online che ha l’obiettivo di ascoltare cittadine e cittadini, istituzioni, imprese, organizzazioni del Terzo Settore e tutti gli interessati sui temi della partecipazione, dello sviluppo locale del territorio dell’alta valle del Reno e delle comunità che lo animano. Ieri Erika Capasso, delegata del Comune di Bologna all’Inchiesta sociale e presidente della Fondazione per l’Innovazione Urbana, ha presentato questa indagine ai lavoratori della Saga nella sala civica di Silla e all’assemblea erano presenti anche Maurizio Fabbri, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e consigliere delegato del Sindaco metropolitano alle politiche per l’Appennino, Giuseppe Pucci sindaco di Gaggio Montano, Sergio Polmonari sindaco di Lizzano, Paola Sarti assessora del Comune di Vergato, Marco Aldrovandi sindaco di Castel di Casio e Giuseppe Nanni sindaco di Alto Reno Terme. "Questa ricerca – ha concluso Fabbri – ci servirà anche per avere idee nuove su come mantenere i posti di lavoro e crearne di nuovi".

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