Le imprese venete della plastica investono nel mercato polacco - Nord Est Economia

2023-02-28 14:06:46 By : Ms. River Lee

Da Sirmax a Europlastica: è snodo strategico per le piattaforme industriali. Crocevia verso l’est Europa per i comparti del bianco e dell’automotive

«In 18 anni in Polonia abbiamo investito circa 50 milioni di euro, ne investiremo altri 15». Roberto Pavin, direttore finanziario di Sirmax, conferma l’importanza della principale economia industriale dell’Europa centro-orientale nella strategia di espansione internazionale del Gruppo padovano produttore di compound termoplastici.

La Polonia è un hub europeo della plastica. Non solo per la sua domanda interna, ma anche perché, spiega Pavin, «è la base produttiva per i materiali plastici che i nostri clienti usano nei settori del bianco e automotive in Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania. Così oggi, dai nostri due stabilimenti situati nel nodo logistico di Kutno all'incrocio delle direttrici ferroviarie e stradali Varsavia-Berlino e Danzica-Vienna, possiamo servire tutta l’Europa». Sirmax non è l’unico player della plastica del Nordest in Polonia. Continuano a investirci anche aziende specializzate nello stampaggio, come Polplastic ed Europlastica Group, e il costruttore di stampi a iniezione Arca. Mentre nel settore delle tubazioni in pvc c’è la vicentina Fitt.

Osserva Alessandro Minon, presidente di Finest, la finanziaria regionale per l’internazionalizzazione delle imprese del Nordest che sta supportando gli investimenti di Sirmax, Polplastic e Arca: «La Polonia, prevalentemente nel settore plastica, da alcuni anni è salita alle prime posizioni tra i paesi di interesse delle nostre imprese, tanto che è la terza destinazione in termini di impegni della nostra finanziaria, dopo Romania e Serbia, per circa 12 milioni di euro di investimenti. Ritengo che la presenza italiana in Polonia continuerà a crescere nei prossimi anni, perché risponde al modello di business delle imprese che per prodotto, fornitori e clienti finali, si inseriscono nella catena del valore che gravita attorno alla Germania e riscontra grandi potenzialità per i settori tipici del nostro territorio come la meccanica e l’automotive».

Secondo dati di Plastech, piattaforma settoriale di informazioni e business di settore, l’industria polacca della plastica genera un valore della produzione superiore ai 25 miliardi di euro, con più di 220mila addetti e 7000 imprese. La Polonia è il quarto mercato europeo per consumo di polimeri plastici con una quota del 7,5%, e produce più plastica di tutti gli altri paesi centro-europei assieme. Oltre al packaging e alle costruzioni, trainante è la domanda di settori dove la Polonia è tra i primi produttori europei: il bianco (secondo la Polish Investment & Trade Agency il settore genera ricavi per 7,2 miliardi di euro, impiega direttamente 31mila persone e 100mila nell’indotto, nel 2020 ha prodotto 30 milioni di elettrodomestici: nell’Ue una lavatrice, una lavastoviglie e un’asciugatrice su due sono prodotte in Polonia), l’automotive, l’arredamento.

La controllata Sirmax Polska ha oggi circa 120 dipendenti con un volume d’affari prossimo ai 100 milioni di euro. Cioè oltre un quinto degli oltre 500 milioni di fatturato con cui il Gruppo chiuderà il 2022 (480 milioni nel 2021). «Ampliamo la capacità produttiva vicino ai nostri clienti. Con la seconda unità di Kutno, inaugurata nel 2020, abbiamo creato il nostro hub per la produzione di tecnopolimeri per l’Est Europa, completando come già fatto in Italia quindi la gamma della nostra offerta in integrazione ai classici compound a base di polipropilene. In Polonia si concentra, con anche il nuovo centro R&D, lo sviluppo delle plastiche morbide cioè le componenti gommate chiamate elastomeri», spiega Pavin. «Ora stiamo realizzando nuove linee produttive e progettando l’ampliamento della superficie coperta, per raddoppiare la potenzialità dello stabilimento. E Finest, con cui abbiamo già fatto quattro operazioni, ci fornisce un doppio apporto come partecipazione al capitale di Sirmax Polska e come canale continuo di finanziamento».

La Polonia è stata il primo step nell’internazionalizzazione del Gruppo di Cittadella, che oggi ha sedi produttive anche in Usa, India e Brasile. In Nord America c’è l’insediamento più recente, con un fatturato già di 80 milioni di dollari e un grande potenziale. E anche la joint-venture in India, 35 milioni di ricavi, opera in un mercato con grandi margini di sviluppo. Mentre globalmente la scommessa di Sirmax sono i polimeri da riciclo di materie plastiche e le bioplastiche: «I prodotti green rappresentano il 10% del nostro portafoglio, la crescita continuerà – dice Pavin – non è un'utopia pensare che fra qualche anno arriveranno al 50%».

Europlastica Group a servizio dei Big

«La Polonia è per noi il mercato più importante e redditizio», dichiara Dario Panontin, amministratore delegato di App Poland, l’azienda di stampaggio materie plastiche in Bassa Slesia con cui Europlastic Group serve principalmente il settore degli elettrodomestici. Fatturato in Polonia di 15 milioni di euro, 200 dipendenti, recente estensione dello stabilimento di Breslavia, clienti come Electrolux, Whirlpool, Elica e Bsh. Una storia interessante quella di Europlastic, realtà nata tra Friuli e Veneto come fornitore di componenti plastici per il distretto dello Sportsystem di Montebelluna (scarponi da sci e pattini). Finito il business oltre dieci anni fa in seguito alla delocalizzazione delle produzioni in Romania e in Cina da parte dei principali clienti, l’azienda si è spostata sulle filiere dell’elettrodomestico e dell’automotive e su nuovi mercati, serviti con produzione solo in Italia, nelle costruzioni e nei rivestimenti plastici.

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